sabato 10 dicembre 2011

C'erano una volta Candy e Danny...

fù un anno molto caldo quello,
la cera si scioglieva sugl'alberi,
lui s' arrampicava sui balconi,s' arrampicava d' appertutto.
Faceva qualunque cosa per lei, Danny caro.

Migliaia di uccellini gli ornavano la testa, e tutto era oro.
Una notte il letto prese fuoco.
Lui era bello, e anche un delinquente con le palle,
vivevano di sole tavolette di cioccolata.
Era il pomeriggio del piacere più sottile,
Danny il temerario, Candy è scomparsa.
Gli ultimi raggi sfrecciano in cielo, come squali sull' acqua.
Voglio provarla come fai tu questa volta.
Sei piombato nella mia vita all'improvviso, e m'è piaciuto,
abbiam nuotato nel fango della nostra gioia
io avevo le gambe bagnate di facili sottomissioni. 
poi s'è creato un baratro fra di noi e la terra s'è capovolta
questo è il vero problema, è questo che stiamo inseguendo.
Con te dentro di me arriva la coscenza della mia morte.
è nella natura del cane non abbaiare a nulla di particolare.
Sarà questo l' unico danno forse?
A volte ti odio, venerdì, non l' ho fatto apposta.
Il mostro a volte si nasconde dietro la bellezza, certe volte ti odio.
Non c'è più la tempesta, hai promesso, hai negato il cielo, richiesta, offerta, vola via sole, quello si chiama Sirio.
Gli spiriti vicino al letto.
Ho ripulito la tua mente sporca, hai trovato un cuore, t' ho dato l'immortalità.
Il suo cuore batte ancora, come un tamburo Voodoo.

Nessun commento:

Posta un commento